Il font o carattere, le principali caratteristiche, le categorie (famiglie) ed i caratteri più famosi di sempre.

I caratteri o più modernamente font, le caratteristiche che li contraddistinguono e li suddividono in famiglie (categorie) ed accenni ai font più famosi di sempre.

Cassetto di caratteri mobili fusi in piombo corpo grandi dimensioni tipografiaQuelli che una volta in tipografia venivano chiamati caratteri tipografici, al giorno d’oggi, ove la tecnologia informatica ha preso il sopravvento in tutti i campi fra cui quello della tipografia, i caratteri tipografici vengono comunemente chiamati fonts.

Il font si presenta come un file da installare nel sistema operativo del nostro computer, esso è un insieme di caratteri tipografici accomunati da caratteristiche stilistiche e grafiche uguali fra loro.

Ogni singolo font è una rassegna di lettere (minuscole e maiuscole), numeri, simboli e punteggiatura detti “glifi”, questo insieme crea un proprio stile di carattere.

Si pensa che la parola font tragga origine dalla Francia medioevale, dove i caratteri fusi in metallo erano chiamati “fonte”, dalla lingua latina riferito ad una cosa fusa.

Il font informatico ha in sé tutte le caratteristiche della grafica vettoriale (aspetto già approfondito in precedenza nel nostro sito web), infatti i singoli glifi godono una  scalabilità assoluta, propria della grafica vettoriale, ingrandendo le dimensioni del carattere non c’è alcuna perdita di dettagli come invece accadrebbe in ambito della grafica raster o bitmap.

Il sistema metrico per definire la grandezza di un font è quello del punto tipografico ( abbreviato pt.), il punto tipografico è equivalente ad 1/72 di pollice (circa 0,35 mm.).

Aspetto importante di questa evoluzione nel campo della tipografia è il numero infinito di soluzioni grafiche testuali a nostra disposizione oggigiorno, fino a 20 anni fa con i caratteri mobili fusi in piombo in una tipografia molto ben fornita potevamo avere a disposizione qualche decina di stili di carattere, niente a che vedere con le centinaia di migliaia di fonts gratuiti o a pagamento disponibili oggi nel web!

Per poterci orientare in questo sterminato numero di fonts si è reso necessario suddividerli per famiglie, caratteri accomunati da simili caratteristiche stilistiche vengono classificati e racchiusi in specifiche categorie.

Serif e Sans serif.

Differenza tra font Sans Serif e font Serif

Differenza tra font Sans Serif e font Serif

Uno dei primi parametri per accomunare stilisticamente dei caratteri ha origini antichissime, addirittura pone la lancetta del tempo delle sue radici all’antica Roma. Gli antichi scalpellini romani nel riprodurre i caratteri lapidari avevano difficoltà nel ricreare un angolo retto alle terminazione delle singole lettere, per ovviare questo problema ricreavano delle caratteristiche appendici al termine delle aste delle lettere dette ancora oggi “grazie”.

Odiernamente in campo informatico i fonts vengono suddivisi fra quelli “con grazie” e quelli “senza grazie”, detti molto più comunemente fonts “serif” e “sans serif”.

I più famosi.

Fra i più famosi caratteri serif ricordiamo gli intramontabili “Times”, “Times new roman” (Microsoft),  “Bodoni” e “Palatino”, fanno parte dell’opposta famiglia dei caratteri sans serif “Helvetica”, “Arial” (Microsoft), “Gill Sans” e “Avant Garde”.

Di categorie di font potremmo elencarne decine senza non dimenticarne comunque qualcuna, ma  fra i più comuni vogliamo ricordare i “Calligraphy”, i caratteri “Gotici”, gli “Handwriting” ed i cosiddetti “Comics”.

Il web è ricco di siti più o meno affidabili dove poter scaricare un font, sicuramente fanno scuola siti come Dafont.com, dove è possibile scaricare gratuitamente migliaia di caratteri gratuiti, oppure Fonts.com, sito principe per l’acquisto di fonts con licenza a pagamento.

I font: la definizione e le caratteristiche principali ultima modifica: 2015-12-19T08:32:26+00:00 da Tipografia Vittoria