La grafica vettoriale e la grafica raster (o bitmap), definizione, differenze ed applicazioni pratiche.

I due rami della grafica bidimensionale: la grafica vettoriale e la grafica raster (o bitmap), definizione, differenze ed applicazioni per composizioni tipografiche di alta qualità.

Il mondo della grafica si divide in due grandi famiglie: la vettoriale e la raster o anche detta bitmap.

Ad un primo impatto nel mondo della grafica si potrebbe sbagliare pensando di approfondire solo uno dei due grandi sistemi per poter creare grafiche mozzafiato, ma essi sono due procedimenti per poter creare e modificare immagini talmente diversi concettualmente, di risultati e di campi applicativi che non è possibile non conoscerli entrambi per potersi districare fra tutte le composizioni che si dovrà preparare nella “nostra carriera” di grafico.

La grafica vettoriale.

Il sistema vettoriale utilizza per poter creare immagini i vettori; l’immagine è composta da una serie di punti detti “punti di ancoraggio” posizionati su coordinate ed uniti da rette o curve, creati così poligoni e forme a completare la nostra grafica entrano in gioco riempimenti e sfumature di vario genere degli stessi.

Visto questo sistema di coordinate, linee e curve messi in relazione fra loro da vere e proprie formule matematiche, il sistema vettoriale ha la grande qualità di poter essere scalabile, cioè può essere ridimensionata a nostro piacere senza mai perdere qualità di immagine e definizione.

Un esempio di immagine vettoriale di fronte gli occhi di qualunque utilizzatore di computer sono i comunissimi font di qualunque programma di impaginazione per ufficio, i caratteri possono essere ingranditi a nostro piacimento senza mai perdere definizione e risultare “sgranati”.

Il sistema vettoriale trova grande applicazione per grafiche con testo e per la creazione di loghi.

La grafica raster o bitmap.

Una immagine raster o bitmap si differenzia da una vettoriale in quanto le immagini raster si compongono di pixel. I pixel sono praticamente numerosi punti di vario colore che compongono  come un immenso mosaico l’immagine, è facile intuire che l’immagine così composta, utilizzando centinaia di migliaia di colori per i pixel sia ricchissima di sfumature di colore, così che la grafica raster o bitmap sia regina del foto ritocco e della cura delle fotografie.

Confronto di scalabilità fra immagine vettoriale ed immagine raster (bitmap)

Confronto di scalabilità fra immagine vettoriale ed immagine raster (bitmap)

Aspetto negativo del sistema raster o bitmap è la non scalabilità delle immagini, essendo i pixel di un numero definito al momento della creazione dell’immagine stessa, ingrandendola ci sarà una perdita di qualità, in certi casi visibile anche ad occhio nudo rendendo l’illustrazione stessa inservibile per stampe di una certa dimensione.

La giusta conoscenza della composizione grafica si esprime avendo padronanza sia della grafica vettoriale sia della grafica raster o bitmap, scegliendo sapientemente caso per caso quella più indicata al contesto su cui stiamo lavorando, o come spesso capita, fondendo le due tecniche grafiche che possono tranquillamente convivere nella stessa fotocomposizione con risultati strabilianti.

I software di grafica vettoriale e grafica raster più diffusi.

Non si potrebbe chiudere questo capitolo senza menzionare almeno i più famosi programmi di grafica sia vettoriale che raster.

Nel mondo dei software con licenza a pagamento senza ombra di dubbio fanno da padrone le Suite grafiche di Adobe, una serie di programmi “vettoriali e bitmap” totalmente compatibili fra loro che collaborano per raggiungere risultati esaltanti, per fare due nomi nessun grafico cliente Adobe potrebbe mai fare a meno di Photoshop (raster/bitmap) ed Illustrator (vettoriale).

Fra i software a licenza free sarebbe impossibile non parlare di Inkscape (grafica vettoriale) e Gimp (grafica raster/bitmap).

La grafica vettoriale e raster (bitmap) ultima modifica: 2015-12-19T08:35:21+00:00 da Tipografia Vittoria