Storia della stampa e della tipografia, dall’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenber alla stampa digitale.

Dalle origini della tipografia ai sistemi di oggi, dall’inventore della stampa a caratteri mobili Johann Gutenberg ai moderni sistemi informatici.

ritratto del tedesco Johann Gutenberg inventore della tipografia e della stampa caratteri mobiliJohann Gutenber è ritenuto l’inventore della tecnica di stampa tipografica a caratteri mobili, con l’aiuto dell’amanuense Peter Schöffer, finanziato dal banchiere Johann Fust, Gutemberg stampa tra il 1448 ed il 1454 a Magonza la celebre Bibbia a 42 linee, perfezionando una tecnica simile che probabilmente era già in uso in Cina.

La tecnica di Gutenberg si basa sui tipi, essi sono piccoli prismi metallici conformati ognuno come il rovescio di un carattere, che vengono allineati e assemblati in linee per costruire la matrice, la pagina completa del testo da stampare.

Ogni matrice così composta, viene inchiostrata e immessa in un torchio pressore dove avviene la stampa su carta. Nelle prime produzioni di Gutenberg e per tutto il 1400, i tipi venivano tenuti uniti mediante fasce ed è per questo motivo (dal latino in cuna, cioè in culla, in fasce) i libri così stampati vengono detti incunaboli.

La Bibbia a 42 linee viene venduta a Francoforte sul Meno già dall’anno 1455, la stampa a caratteri mobili inizia a diffondersi in tutta Europa e nel 1469 a Venezia  si diffondono i primi stampatori che adottano questa nuova tecnica contribuendo a fare della città lagunare il più importante centro europeo della stampa di libri.

Disegno di modello di torchio pressore utilizzato da Johann GutenbergA causa della forma dei caratteri, della disposizione generale e l’uso di affermazioni, i primi incunaboli somigliano ai manoscritti esistenti, ma nel XVI secolo la continua evoluzione della neonata industria editoriale rende i testi sempre più fruibili e leggibili riducendo i caratteri, eliminando le abbreviazioni,  e spaziando ulteriormente  linee.

La continua evoluzione della tecnica di stampa tipografica porta nel 1700 nuovi standard di caratteri che seguono  precise proporzioni geometriche. Questi caratteri vengono introdotti da  John Baskerville, François Ambroise Didot e dall’italiano Giovanni Bodoni.

Durante la Rivoluzione Industriale del XIX secolo, viene compiuto un ulteriore passo evolutivo, viene introdotto infatti un nuovo il “torchio di Gutenberg” con struttura in metallo anziché in legno.

Alla fine del 1700, precisamente nel 1796, Aloys Senefelder inventa la litografia, tecnica di stampa  chimica su pietra, i cui principi ispireranno in seguito la tecnica di stampa offset che vedrà la luce nel 1875 grazie a Robert Barclay.

Nel 1798, per incrementare la velocità di produzione, Nicolas Luis Robert  inventa la “macchina continua”, che permetterà di fabbricare un foglio continuo di carta.

Bibbia a 42 linee stampata da Johann GutenbergIn questo periodo storico i giornali introducono il maggior numero di innovazioni nel campo della stampa; fra questi si distingue il “Times” di Londra, che incrementa la produzione da 300 a 1100 copie l’ora adottando la pressa piano-cilindrica a vapore, che verrà superata nel 1828 dalla macchina “a quattro cilindri” verticali in grado di produrre oltre 5000 copie all’ora.

Ma è grazie al francese di origini italiane Auguste Hippolyte Marinoni che si assiste a una vera e propria rivoluzione: Marinoni inventa prima la stampa a quattro colori detta quadricromia (CMYK),  e in seguito nel 1886, la rotativa, una macchinario capace di stampare migliaia di copie all’ora su un nastro continuo di carta bianca. La stampa CMYK permette di ottenere un immagine con tinte e sfumature desiderate, sovrapponendo strati di 4 colori diversi.

La fine dell’ ‘800 vede nascere ad opera di Ottmar Mergenthaler la Linotype, macchinario che permetteva la composizione meccanica di un intera linea di caratteri in metallo, macchinario seguito dalla  Monotype del 1889, sviluppata da Tolbert Lanston.

Numeratori tipografici utilizzati per la numerazione di stampati in stampa tipograficaQueste tecnologie di meccanizzazione della stampa arriveranno sino al 1960, quando verrà introdotta a livello industriale la stampa offset.

Una nota in questo periodo storico va sicuramente aggiunta per l’introduzione della xerografia, madre delle prime stampanti digitali, tecnologia che nei decenni a seguire rivoluzionerà definitivamente il mondo della stampa.

Il progresso degli strumenti informatici degl’ anni ‘70 permette di disporre di sistemi in grado di generare documenti già organizzati in linee e pagine, partendo dalla digitazione dalla tastiera. Grazie alla fotocomposizione è infatti possibile vedere su terminali video ciò che il compositore digita sulla tastiera.

Apple Macintosh nel 1985, grazie a programmi come PagMaker segna il debutto del Desktop Publishing, dando così un ulteriore impulso alla rivoluzione ed evoluzione informatica delle tecniche di stampa presenti in una odierna tipografia.

Nell’ultimo secolo per quanto riguarda le attrezzature quali macchine da stampa tipografica ed offset più tradizionali c’è stato un “ritorno alle origini”, in Germania sorge la Heidelberg, industria di fama mondiale che detta ancora scuola nel mondo delle attrezzature tipografiche d’avanguardia.

La storia della tipografia e della stampa ultima modifica: 2015-12-19T08:38:10+00:00 da Tipografia Vittoria